domenica 31 gennaio 2010

Beautiful day


The heart is a bloom
Shoots up through the stony ground
There's no room
No space to rent in this town

You're out of luck
And the reason that you had to care
The traffic is stuck
And you're not moving anywhere

You thought you'd found a friend
To take you out of this place
Someone you could lend a hand
In return for grace

It's a beautiful day
Sky falls, you feel like
It's a beautiful day
Don't let it get away

You're on the road
But you've got no destination
You're in the mud
In the maze of her imagination

You love this town
Even if that doesn't ring true
You've been all over
And it's been all over you

It's a beautiful day
Don't let it get away
It's a beautiful day

Touch me
Take me to that other place
Teach me
I know I'm not a hopeless case

See the world in green and blue
See China right in front of you
See the canyons broken by cloud
See the tuna fleets clearing the sea out
See the Bedouin fires at night
See the oil fields at first light
And see the bird with a leaf in her mouth
After the flood all the colors came out

It was a beautiful day
Don't let it get away
Beautiful day

Touch me
Take me to that other place
Reach me
I know I'm not a hopeless case

What you don't have you don't need it now
What you don't know you can feel it somehow
What you don't have you don't need it now
Don't need it now
Was a beautiful day

Il cuore è un fiore, che cresce su un suolo di pietre
ma non c'è alcuna stanza, nessuno spazio da affittare in questa città
sei sfortunato ed è il motivo per cui dovevi fare attenzione
il traffico è bloccato e non riesci ad andare in alcun posto
pensavi di aver trovato un amico che ti portasse lontano da questo posto
qualcuno a cui potevi tendere la mano come ricompensa per la grazia

E' un bel giorno, il cielo è a portata di mano
e tu ti senti come se fosse un bel giorno
E' un bel giorno
non lasciarlo trascorrere

sei in strada ma non hai nessuna meta
sei nel fango, nel labirinto della sua immaginazione
ami questa città anche se non sembra vero
tu l'hai girata tutta e tutta ti ha avvolto

E' un bel giorno,
non lasciarlo trascorrere
E' un bel giorno
non lasciarlo trascorrere

Toccami, portami in un altro luogo
insegnami, non sono un caso senza speranza

vedi il mondo colorato di blu e verde
vedi la Cina proprio davanti a te
vedi i canyon spaccati dalle nuvole
vedi i pescherecci di tonni che ripuliscono il mare
vedi i beduini che sparano nella notte
vedi i campi unti alle prime luci
vedi l'uccello con la foglia nella sua bocca
dopo l'inondazione tutti i colori vennero alla luce

Era un bel giorno
Un bel giorno
non lasciarlo trascorrere

Toccami, portami in un altro luogo
insegnami, non sono un caso senza speranza

Ciò che non hai, non ti serve ora
ciò che non conosci puoi sentirlo in qualche modo
ciò che non hai, non ti serve ora
non ne hai bisogno ora

sabato 30 gennaio 2010

siamo tutti schiavi dell'istinto.
e la cosa peggiore è che siamo totalmente inconsapevoli.

venerdì 29 gennaio 2010

Ricordi

sono passati gli anni.
da quando mi guardavi
e sorridevi.
da quando mi preparavi
le mele secche sul termosifone.
e proprio oggi
ho trovato la tua foto.
nei solchi della tua pelle
stavano i canti di una bambina
i vetri rotti che
diventavano diamanti
le corse tra i campi di granoturco
e la fame. sei fratelli e poco pane.
tra le tue mani rugose stavano le mie
così piccole e calde. quelle di una bambina.
mi portavi per mano a giocare nel canale
a fare il pomodoro nell'afoso agosto.
l'adore forte e acido, gli schizzi rossastri sulla maglietta.
mi hai curato le ginocchia sbucciate
hai lanciato la palla
quando nessuno giocava con me.
il pane nel latte caldo,
la tv accesa e il tuo sguardo fisso
gli occhi azzurri incavati nella pelle
piena di grinze
il silenzio mentre ricamavi china
avanti alla luce della finestra.

sei finita
amore antico.
perchè la vita ti da vita
ma poi te la toglie.
ti ho salutato
ma ogni giorno che passa
penso
di non averlo fatto
abbastanza.

Fango

"hai vinto"
e io ho perso

mi fa male, mi fai male. mi bruci
mi brucia scacciarti.
sono legata e il fuoco è vicino
così vicino da sentire il calore insostenibile
e il male della pelle scottata.
la puzza del bruciato.
non mi interessa
che brucino i miei capelli splendenti
se solo potessi non sentire più male
darei in pasto all'inferno
tutto il mio corpo.

non sapevo più dove guardare
cercavo uno specchio per vedermi.
veramente.
e ho trovato solo l'acqua di uno stagno.
rifletteva la mia immagine confusa.
correvo veloce e non sapevo qual'era la direzione.
la strada, il cemento era grigio e caldo.
i piedi sclazi si ferivano. ma continuavo
e continuo a correre.
e quando vinco non mi basta. perchè il trofeo che ottengo si sgretola.
appeno lo tocco.
appena è mio. perde la sua sostanza e non ha
più significato.

voglio svanire. voglio non
essere.
il fuoco si è spento.
il vento tra i capelli bruciati.
qualcuno ha slegato la corda e io sono caduta
con le ginocchia a terra.
distrutta, senza forza. mi ha liberato.
la mia faccia a terra. sporca
di fango.

ho perso.
da quando ho iniziato, ho sempre perso
non solo te
ma anche me stessa.
l'ho sempre saputo
tutti i miei trofei erano fatti di cenere
che raccoglievo ai tuoi piedi
e ora sono tornati
e ora io sono tornata
allo stato originario.

come fuliggine, cenere inconsistente
viene spazzata via dal vento.
e riassorbita dalla terra madre
che gli aveva dato vita.

mercoledì 27 gennaio 2010

Il lato positivo e gli occhiali.

ricordate che il dolore non se ne va da solo. è vero che il tempo aiuta, ma sarete sempre voi i primi ad essere la cura dei vostri mali. è il vostro modo di pensare ed agire. dovete combattere contro ciò che vi fa soffrire, ogni giorno. non arriverà la manna dal cielo che vi solleverà l'animo. questa non è negatività ma realtà. ma c'è un lato positivo: il dolore e sopratutto la sua gestione vi renderà forti. più di quanto possiate immaginare.
ogni giorno costruiamo con la nostra mente la realtà intorno a noi, la nostra felicità come le nostre tristezze. diamo un significato ad ogni oggetto fisico, ad ogni ammasso di neuroni che percepiamo. ma sopratutto diamo significato alle azioni e ai pensieri degli altri attraverso la nostra personale visione del mondo. è come un paio di occhiali che indossiamo continuamente e che colorano il mondo con una determinata tonalità. bisogna imparare ad indossare quelli giusti, o meglio, quelli che sono giusti per noi, quelli che ci permettono di vivere una vita che sia il più serena e felice possibile.

Elucubrare


Lavorare con cura, studio e assiduità attorno a un'opera dell'ingegno; pensare intensamente: sta elucubrando un trattato filosofico
scherz. Che cosa stai elucubrando?, rimuginando, ruminando

martedì 26 gennaio 2010

Acidità

bene bene..
io so di essere acida. e cerco sempre di trattenermi. ma quando apro la home di facebook noto talmente tanti link idioti che non riesco a stare zitta. a non scrivere nulla.
ma vi dirò una cosa. non voglio mostrare la mia acidità (che in realtà preferisco smorzare con una definizione meno distruggi-autostima come "pensiero critico") al mondo intero (o meglio ristretto) di facebook. allora ho deciso di commentare sul blog i link idioti. così qui sono sicura che il mio acidume venga condiviso da pochi eletti (ammesso che esista qualcuno che legge il mio blog. beh, se non esiste quel qualcuno, chissenefrega! scrivo per me, per sfogarmi!)
bene direi di cominciare.


Una persona non può smettere di volerti bene da un giorno all'altro.
no infatti. probabilmente aveva smesso già da un bel po' di volerti bene, ma tu, pirla, non te ne eri accorto.

Quella di mordere è un arte (:
anche quella di accendere il cervello. e tu a quanto pare sei un artista limitato

L'unica parte del corpo ke parla senza aprir bocca!! (con una foto di occhi azzurrissimi pieni di mascara colato che stanno piangendo)
sai che penso di averne trovata un'altra? il mio culo quando non cago da tre giorni!!!!

SII SEMPRE TE STESSO...PERCHé IL MONDO NON HA BISOGNO DI FOTOCOPIE, MA SOLO DI ORIGINALI !!!
io se fossi in te, ci farei un pensierino a fare una fotocopia.. ma non di te stesso, di uno più furbo! e poi attaccatela in faccia per favore!! anzi fai una cosa.. fai la fotocopia di uno senza dita così eviti di usarle per pubblicare 'ste stronzate!!!!

Riesco a diventare davvero stronzo....ma solo con chi lo merita!
allora quando diventi uno stronzo buttati giù per il gabinetto e tira lo sciacquone! c'è già abbastanza puzza a questo mondo!

Un asino può anche conciarsi da cavallo, ma quando apre bocca... RAGLIA!!
ma dai??? tranquillo, tu non corri nemmeno il pericolo di essere confuso.

Io mi comporto Sempre Di conseguenza
questo si che si chiama seguire i propri principi e non farsi influenzare troppo dagli altri. BRAVO! un applauso! clap clap

Chi ti ama davvero non è la persona che non ti farà mai soffrire ma quella che quando ti farà soffrire saprà come rimediare
si si, tranquilla. il principe azzurro ti sta raggiungendo elegantemente con il suo cavallo bianco! fai una cosa! staccati da facebook e connetti il cervello!

Nel mezzo del cammin di nostra vita.... La voglia di lavorare fu smarrita....

e non è l'unica cosa che hai smarrito, fidati di me!


e appena ne leggo degli altri a questo livello (ma anche inferiore) aggiornerò questo post! :D

PER TUTTE COLORO CHE VORREBBERO IL "TROLLEY DA SERA"
e un cervello da giorno non credi sia più urgente???

You Get What You Give


We've got the dreamers disease
Age 14 we got you down on your knees
So polite, you're busy still saying please
Fri-enemies, who when you're down ain't your friend
Every night we smash their Mercedes-Benz
First we run and then we laugh till we cry
But when the night is falling
and you cannot find the light
If you feel your dream is dying
Hold tight
You've got the music in you
Don't let go
You've got the music in you
One dance left
This world is gonna pull through
Don't give up
You've got a reason to live
Can't forget you only get what you give
Four a.m. we ran a miracle mile
were flat broke but hey we do it in style
The bad rich
God's flying in for your trial

[chorus]

This whole damn world can fall apart
You'll be ok follow your heart
You're in harms way
I'm right behind
Now say youre mine

[chorus]

Fly high
What's real can't die
You only get what you give
Just dont be afraid to leave
Health insurance rip off lying FDA big bankers buying
Fake computer crashes dining
Cloning while they're multiplying
Fashion mag shoots
with the aid of 8 dust brothers Beck, Hanson
Courtney Love and Marilyn Manson
You're all fakes
Run to your mansions
Come around
We'll kick your ass in!
Don't let go
One dance left

[unsaid lyrics from liner]
Championed by a soulless media misleading
people unaware they're bleeding
No one with a brain is believing
It's so sad you lost the meaning
Never knew it anyway
Human natures so predictable
I'm a fool to do your dirty work whoa, whoa




Svegliatevi bambini
siamo malati come i sognatori
a quattordici anni ti mettono in ginocchio
così educato, stai ancora dicendo grazie,
amici-nemici, che quando sei a terra
non ti sono più amici
Ogni sera frantumiamo le loro mercedes-benz
dapprima corriamo e poi ridiamo fino alle lacrime
ma quando scende la notte
e non riesci a vedere la luce, se senti
che il tuo sogno sta per morire tienilo stretto

Hai la musica nell'anima, non lasciarla andare
Hai la musica nell'anima, c'è ancora qualche ballo
questo mondo sopravviverà, non cedere
hai una ragione per vivere
non possiamo dimenticare
abbiamo solo quello che meritiamo

Le 4 del mattino, abbiamo corso per kilometri
così velocemente, siamo al verde
ma lo facciamo con classe il ricco cattivo
Dio sta volando al tuo processo
ma quando scende la notte
e non riesci a trovare un amico
senti che il tuo albero si spezza

Hai la musica nell'anima, non lasciarla andare
Hai la musica nell'anima, c'è ancora qualche ballo
questo mondo sopravviverà, non cedere
hai una ragione per vivere
non possiamo dimenticare
abbiamo solo quello che meritiamo

Questo dannato mondo può sfalzarsi
nn avrai problemi, segui il tuo fiuto
sei in pericolo ma ti sono vicino
ora dici che sei mio

Hai la musica nell'anima, non lasciarla andare
Hai la musica nell'anima, c'è ancora qualche ballo
questo mondo sopravviverà, non cedere
hai una ragione per vivere
non possiamo dimenticare
abbiamo solo quello che meritiamo

Punta in alto le cose vere non muoiono
hai e avrai sempre quello che meriti
semplicemente non aver paura di andartene
ci sono imbrogli e disastri al computer
si clonano e si moltiplicano foto
di Dust Br.back hanson c.love e M.Manson
siete tutti impostori, accorreremo alle vostre ville
da voi, vi daremo calci ne sedere
protetti dai mass media mentre
la gente sanguina e voi non ve ne accorgete
nessuna persona intelligente ci crede
è così triste che l'abbiate dimenticato
non che l'aveste mai saputo
la natura umana è così prevedibile
sono uno sciocco a svolgere questo ruolo scomodo.

lunedì 25 gennaio 2010

Demagogia


DEMAGOGIA
termine di origine lingua greca (composto di demos, "popolo", e agein, "condurre, trascinare") che indica un comportamento politico incline ad assecondare le aspettative della gente (miglioramenti economici e sociali) sulla base della percezione delle loro necessità, per ottenere consenso (anche se poi difficilmente realizzabili). Di frequente uso nel dizionario politico, con accezione dispregiativa, indica il comportamento di colui che utilizza frasi retoriche ed esprime promesse inconsistenti per accaparrarsi il favore dell'elettorato, facendo spesso leva su sentimenti irrazzionali e bisogni latenti nel sociale, alimentando la paura o l'odio nei confronti del nemico o dell'avversario politico. In altri termini, la demagogia è l'attività del politico che, in vista del proprio favore, spinge il popolo a fare qualcosa contro il suo stesso interesse, sviando la percezione delle necessità reali e dei progetti possibili e non immaginari.

sabato 23 gennaio 2010

Gozzoviglie


felicità
è sentire la risata di un bambino, limpida e sincera, mentre guarda il suo papà che fa il buffone.
è il profumo del caffè al mattino che entra dalle fessure della porta e ti risveglia lentamente
è guardare i numeri del superenalotto e scoprire di non averne azzeccato nemmeno uno. ma essere felici lo stesso.
è scoprire, mentre si riordina un cassetto, una foto dimenticata, un sorriso nascosto di un amore passato.
è trovare un regalo di un amico tra le cianfrusaglie della soffitta. polveroso ma pieno di significato.
è ricevere un sms pieno di idiozie del tuo migliore amico quando stai piangendo.
è sentire la tua canzone preferita per radio quando sei triste e quando finisce non sai più perchè non dovresti gioire.
è sentire i tuoi che ridono a crepapelle mentre guardano un film. e non ricordi più l'ultima volta che hai pensato fossero così belli insieme.
è una serata piena di risate senza nessun motivo, nessun valido perchè, senza senso. e tu che non volevi nemmeno uscire.
è sapere che domani sarà meglio di oggi, anche se oggi stata una bella giornata.
sapere che andrà sempre meglio e che ogni difficoltà è solo un'occasione, un trampolino di lancio verso la felicità.

felicità è sapere che la vita è un gozzoviglia di banalità.
ma solo dal banale può nascere lo straordinario.

mercoledì 20 gennaio 2010

Io credo

tanto per cambiare stavo riflettendo su alcuni fatti.. e devo dire che facebook è sempre un buon contenitore di cazzate che fanno riflettere..

Seguivo la affannosa lotta di una ragazza che avrà all'incirca la mia età (22 o 23 anni) per tenere aperta una discoteca (il contatto a bologna). cioè non ho ben capito cosa abbia fatto o detto, ma leggevo quello che scriveva su facebook.
e mi chiedevo..
ma questa nella vita non ha niente di meglio da fare che passare il tempo a pensare a discoteche, annessi e connessi? no perchè poi scriveva del cocoricò, del peperequè, di questa discoteca, di quel locale etc etc..
allora, ci sta che tu sia una pr e che passi parte del tuo tempo libero a organizzare il divertimento di altra gente, ma possibile che questo debba essere il tuo unico pensiero?
non ho mai letto niente di altro che queste cose, non solo sulla sua bacheca ma anche su quella di altre persone.
e la cosa mi preoccupa.
ripeto: ci sta che uno come secondo lavoro faccia il pr e che quindi possa pensare in parte a queste cose, ma non accetto con serenità il fatto che questi siano gli UNICI loro pensieri.
e lo dico perchè ho conosciuto altri pr e ho avuto la stessa impressione.

ah, dimenticavo un punto.
l'altro interesse che mostrano è quello per il pisello o la pisella.
cioè, se non passano il loro tempo a pensare in quale locale organizzare il tavolo dove ubriacarsi e mostrare la nuova borsetta di louis vuitton, pensano a un qualche pisello che gli è passato tra le gambe. ecco qua il massimo della profondità.
magari a uno di quei ragazzotti lampadati, palestrati, griffati che si aggirano sculettando dentro a quei locali o dentro le boutique di modena e provincia (spendendo magari il 90% del loro stipendio da operai per un paio di pantaloni FASHION e super stilosissimi-griffatissimi).

che voglio dire, già un uomo che passa il suo tempo a farsi lampade, spalmarsi cremine anti-age, ristruttura sebo, anti-impurità, a fare shopping, a me personalmente mi metterebbe ansia e tristezza. sarà che il mio beauty case è mezzo vuoto e l'unica crema che ho me l'ha comprata mia madre perchè mi si pelava la faccia dato che andavo in bicicletta in dicembre (sai com'è.. noi poveri studenti universitari fuori sede abbiamo quello come unico mezzo di trasporto!).
mi sentirei defraudata del mio ruolo femminile a dover dividere le creme e gli abbonamenti per le lampade (che tra l'altro non ho!) con il mio uomo (e dopo questa descrizione lo possiamo continuare a chiamare così???)

che sia chiaro. con questo non voglio dire che non mi curo e che anche io non abbia frequentato discoteche e locali chic. però penso ci sia un limite di tempo, soldi ed energie da dedicare a tutto ciò che è superficiale. e superato quello direi che è bene dedicarsi a qualcosa di più produttivo, oltre che l'essere belli belli in modo assurdo (vedere zoolander) :D

riprendendo il discorso che facevo all'inizio, mi preoccupa vedere la quantità assurda di gente che invece sembra vivere nel mondo incantato dei puffi, tra scintillanti discoteche, costosissimi champagne, negozi di alta moda, sniffate di cocaina e, aggiungiamo anche loro, programmi televisivi spazzatura.

si perchè il target medio di quei programmi quale volete che sia??????
anche quello del calcio ovviamente.
io mi sento OFFESA dalle trasmissioni tv che passano oggi giorno.
pensate che io sia così decelebrata da sorbirmi tutti vostri grande fratello, e la talpa, e il formichiere e amici, nemici, centovetrine, uomini e donne (ma dico io stiamo scherzandooooooooooooooooo??? uomini e donne quelli?? io li definirei piselli e patate a cui sono state concesse gambe braccia e una calotta cranica per tenere divise le orecchie)?

la risposta è NO.
io mi RIFIUTO di guardarle.
nemmeno per ridere.
perchè io posso anche riderci su, ma se penso che il 90% delle persone che li guarda non ha il benchè minimo senso critico mi vengono i brividi.

e quali sono i messaggi che passano?
facciamo qualsiasi cosa, scimmiottiamo, attacchiamoci ad una liana e facciamo tarzan, grattiamoci i peli delle palle, solo che faccia audience e ci spediscano sul grande schermo.
quello è l'importante.
essere ricchi, belli e famosi.
ecco qua i valori che passano da quella da quella scatola ultrapiatta appesa al muro.
per non parlare poi dei cartoni animati.
T-E-R-R-I-F-I-C-A-N-T-I.
sopratutto quelle per le femmine. se penso che mia figlia li guarderà mi vengono i brividi.
e walt disney si rigira nella tomba.

ragazzi.
vi chiedo un favore.
accendete il cervello ogni tanto.
passate il tempo dentro alle discoteche, per mostrare quanti soldi avete, per mostrare un bel corpo.
ragazze ma vi rendete conto che voi state là dentro solo perchè madre natura è stata generosa??
siete solo delle piccole bamboline intercambiabili utili al guadagno di un qualche magnate?
e sulla vostra bellezza quanti ci guadagnano?? ne avete idea?
ma la cosa più sconvolgente è che siete solo OGGETTI, siete considerate alla stregua di suppellettili esteticamente piacevoli, come ho già detto INTERCAMBIABILI, come foste suole delle scarpe profumate.
quando vi siete consumate e non fate più profumo, venite gettate via e... sotto un'altra.

ragazze!
le persone che vi stanno intorno vi devono accettare anche se siete basse, con qualche kg in più, con le occhiaie e i peli sulle gambe e sotto le ascelle magari, perché non avete fatto in tempo a depilarvi, o semplicemente perchè avevate di meglio da fare e non ne avevate voglia.

con questo non istigo le donne ad andare in giro con 7 metri di peli e la faccia di un camionista uscito da un incontro di wrestling, ma solo a dare il giusto peso alla superficie.
delle cose, del mondo.
date il giusto peso a chi vi parla solo se siete belle, o truccate o griffate.
non state al loro gioco.
non siate schiave di questo sistema. superficiale. dedito ai soldi. alla fama. a ciò che è bello. ciò che sta fuori. e mai a ciò che è dentro, nel profondo.

pensate che un paio di tette nuove, 10 cm in più, una macchina rombante e supercostosa, una casa con piscina vi renda veramente felici?
non mi sembra.
molte persone ricche sono estremamente infelici.

c'è qualcosa al di sotto di tutto questo sfarzo, di tutti questi messaggi da cui veniamo bombardati ogni giorno.
io nel mio piccolo l'ho trovato.

per me è aiutare gli altri. vedere un sorriso comparire nella faccia di qualcuno che mi è vicino, sapere che grazie alle mie parole è stato meglio, sapere che è felice.
sapere che in piccola parte sto contribuendo a migliorare qualche piccola parte di questo mondo.
che a volte mi sembra faccia così schifo.

e invece che stare a lamentarmi ho deciso di fare qualcosa.
nel mio piccolo ovviamente.

scegliere psicologia dello sviluppo perché credo che tutti i bambini abbiano diritto ad una infanzia felice. tutti i bambini hanno diritto ad un'infanzia spensierata, tranquilla e piena di amore. come è stata la mia. perché la psicologia insegna che questa è la base per uno sviluppo successivo armonioso.

scegliere di fare volontariato (appena riesco a iniziare cavolo!!!) perchè vorrei contribuire al bene. a regalare l'amore alle persone che mi circondano.

scegliere di accettare chi è diverso da me, chi ha sbagliato, chi ha commesso un reato e cercare di mettermi nei loro panni, di essere empatica. avere una consapevolezza: chi fa del male spesso porta un grande dolore dentro di se.
ognuno deve pagare per le proprie azioni, ma ognuno ha diritto, in primis, al perdono.

scegliere di mettere sotto i piedi l'orgoglio e chiedere scusa quando ho sbagliato, scegliere di interessarmi veramente agli altri ogni tanto invece che essere sempre terribilmente egocentrata.

scegliere di smettere, o comunque limitare, di criticare gli altri. anche se in questo post l'ho fatto. e di brutto. e nella vita lo faccio. ma ci provo almeno a limitarmi.

e che sia chiaro. io non mi sento nè un genio, nè un fenomeno, nè una santa. c'è gente molto più brava, generosa, intelligente di me. che ha fatto cose più degne di nota del mio digitare tante letterine sulla tastiera.

scegliere ragazzi.
perché la scelta implica la consapevolezza delle opzioni che si hanno davanti.
e la consapevolezza implica togliersi quelle fette immense di prosciutto che si hanno davanti agli occhi e vedere il mondo per quello che è veramente (veramente? oggettivo? esiste l'oggettivo o è tutto soggettivo? mah, questa è una discussione lunghissima che quì non voglio fare). senza farsi traviare dalla visione di qualcuno che ci vuol far vedere solo quello che a lui è più comodo.

ragazzi sveglia.
provate a dare un senso vero alla vostra vita.
qualcosa per cui vale la pena essere vissuta.

proviamo a migliorare questo mondo,
proviamo ad avere dei sogni.
per non sentirci dire da qualche sessantottino che noi giovani non abbiamo più valori.
che non crediamo più in niente.
per dare un senso alla nostra vita.
per dare un mondo migliore ai nostri figli, ai nostri nipoti.

io ci credo nei miei sogni,
IO CREDO.
e voi?


Black




I know someday you'll have a beautiful life
I know you'll be a sun
In somebody else's sky
But why
Why
Why can't it be
Why can't it be mine?

so che un giorno tu avrai una bella vita
so che sarai una stella nel cielo di qualcun altro
ma perchè non può essere il mio?

Felt tip stroke


ultimamente me lo chiedo spesso
quando arriverà il mio momento?
quando?
quella serenità dell'animo, quasi noiosa. si, lo ammetto. mi aveva annoiato.
e sbagliando, l'avevo sottovalutata. non la desideravo più.
mai sputare nel piatto dove mangi.

e ora scrivo con un pennarello verde.
carioca verde smeraldo.

i fogli scorrono veloci, e io non riesco a fermarmi. tutti bianchi, in attesa di essere dipinti. sto cercando l'errore, il foglio stropicciato, tagliato male, dove il mio pennarello non sia poi così libero di scorrere. di scrivere.

dove il verde smeraldo combinato con le tonalità inusuali del foglio diventi più acceso, cambi colore. dove il verde non sia più verde ma combinazione

combinazione irripetibile e incrociata di sentimenti, amore e passione. personalità.
e di vita.
nuova vita.

Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?


Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo. E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare."

Mahatma Gandhi

martedì 19 gennaio 2010

Stereo love

ok ok.. faccio sempre la seria e quella intellettuale.. ma in realtà lo sono poco!!!!
e quindi ora ci sta proprio una bella canzone MAROCCA!!!!!! ahahahahahaha!!!
W la sara PIPPONA!!!

Cose che ho imparato nella vita di Paulo Coelho

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

- Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.
E per questo, bisognerà che tu la perdoni.
- Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.
- Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.
- Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.
- Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
- Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
- Che la pazienza richiede molta pratica.
- Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
- Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.
- Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto te stesso.
- Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo credesse.
- Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
- Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.
- Forse Dio vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
- Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
- La miglior specie d’amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti che è come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.
- E’ vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.
- Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.
- Non cercare le apparenze, possono ingannare.
- Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.
- Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.
- Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.
- Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!
- Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

- Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

- Mettiti sempre nei panni degli altri. Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

- Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

- Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato, non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

- Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l’unico che sorride e ognuno intorno a te piange.


domenica 17 gennaio 2010

Facebook


contatto. contatto. mille contatti.
qual'è il successo di facebook?
l'aver capito che noi esseri umani siamo animali estremamente sociali.
ci piace il contatto. con gli altri.
ma lo nascondiamo.
se fossimo capaci di essere più autentici, se fossimo capaci di mostrare la nostra voglia irrefrenabile di contatto, di amore, se fossimo capaci di toccarci l'un l'altro, di darci amore, senza doverci nascondere dietro ad un computer, a cinque click, ad una chat, online offline. click e riclick. condividi. mi piace, non mi piace.

chiedete il nome al cameriere che vi porta la pizza, dite grazie alla persona che ha cucinato per voi, sorridete al commesso imbronciato che vi serve.
come recita un vecchio detto, nessuno ha più bisogno di un sorriso di chi non ne ha più da dare.
tutte le volte che do qualcosa a qualcuno sento una gioia impagabile.
vi prego, provate a farlo.
la felicità più grande sta dentro alle piccole cose.
e non dentro a quegli oggetti costosi e sbarluccicosi che ci propinano per tv.

p.s. sono ripetitiva, queste cose le avrò già scritte. ma ogni giorno me ne convinco sempre di più e lo vorrei comunicare al mondo intero.

sabato 16 gennaio 2010

La felicità (di Fabio Volo)

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose.
Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
la felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,. ..
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...
la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose...
...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.

martedì 12 gennaio 2010

il contenitore in plastica del sapone. rosa e bianco.

è questione di visione.
visione del mondo.

rimanere in solitudine. chiudersi in una stanza. silenzio. pace. silenzio quasi fastidioso. non c'è nulla intorno a te di vivo. nulla.
solo oggetti. ammassi di atomi aggregati e tenuti insieme da una qualche forza di cui non conosco il nome.

non sono fatti di vita!

sono fermi. immobili. e tu li fissi. nel silenzio dello sguardo senti il battito del tuo cuore. regolare.
eppure hanno una parvenza così umana.
sembrano contenerla, la vita.
e poi chiudi gli occhi.
qualcuno li ha toccati, qualcuno li ha trasmesso la loro consistenza, gli ha dato forma. una macchina?
probabile. una macchina automatica che ne ha creati mille, duemila, un milione.
ma quella macchina è stata costruita.
una mano di un uomo ha toccato i suoi bulloni. ha avvitato i suoi congegni.
ha lasciato le sue impronte. il grasso impercettibile della sue pelle.
un'altra mano ha progettato la macchina. ha disegnato su un foglio bianco. la grafite scorre veloce.
veloce e precisa.
ecco l'umanità.
del disegno.
della macchina.
del contenitore rosa e bianco.
appoggiato sullo scaffale trasparente vicino al lavandino.
tutto è umano, tutto è vivo. tutto ciò che c'è nel mondo.
e che abbiamo toccato
e che la nostra mente ha pensato, progettato.

la vita è in ogni cosa. è una questione
di visione.

antitesi della logica

penso penso scrivo.
mi guardo intorno, parlo con le persone, ascolto le loro storie.
e mi sembra di percepire una ricerca costante del difficile, di ciò che è malato, una ricerca costante dell'amore in ogni sua forma, accettando condizioni che probabilmente non avremmo nemmeno preso in considerazione se non fossimo stati soli.
perchè la solitudine ci fa paura. una immensa paura. ci porta a chiudere gli occhi, a non vedere, a non voler vedere.
e se non ne abbiamo paura capita poi che ci infiliamo in situazioni morbose, malate. rischiamo di mettere in discussione un'amicizia per un'amore che probabilmente nemmeno ha il diritto di essere chiamato con tale nome. per un invaghimento, per la sensazione di sentirci desiderati o di rischio, paura, eccitazione, proibito.
parlo io che a mia volta me le sono cercata: non vuole essere una critica ma solo una riflessione. o una domanda. perchè?

e scrivo questo perchè non ho il coraggio di scrivere altro. perchè ciò che veramente mi ha toccato in questi ultimi giorni non ho il coraggio di tirarlo fuori. si fa così fatica a "mettere via", come direbbe liga, il male che non vuoi rischiare nemmeno vagamente di ritirarlo fuori.

due parole

sento il suono
della tastiera. sento
il rumore delle macchine. automobili veloci sulla strada bagnata.
guardo il legno
della scrivania
guardo la biro blu che rotola sul libro.
la ventola del computer. la televisione
dei vicini.
mi concentro sulle
sensazioni.
il caldo del piumone, il leggero
pizzicore della sciarpa di
lana. lo smalto rosso speccato sulla punta.
l'odore della cipolla fa le dita.
quante sensazioni. concentrarsi.
per sentirle.
per sentire.
ma sopratutto per
non sentire.
il male. le foto, l'immagine, il dolore pungente
il bruciore della lacrima che sembra
tagliarti il viso.
e il pc. maledetto.
i ricordi ti inondano in un momento solo
e tu non puoi più controllare
nulla.

sono una piccola goccia che scivola sulla parete della doccia.
calda sempre un pò meno, ma sempre più grande.
arriva in fondo e sparisce.
nel silenzio più assordante.

mercoledì 6 gennaio 2010

Debolezze


13.03

la mattina scorreva lenta. nel dormiveglia erano passate mille immagini, pensieri.

era ancora sotto al piumone quando sentiva le sue parole. scorrevano nella testa piano, come un film. immagini a rallentatore.

poi aveva aperto gli occhi. la radio, l'odore del caffé. connessione con la realtà.

era sempre in quei momenti che lo immaginava. quando era abbastanza sveglia da elaborare pensieri ma non abbastanza per permettere alla sua coscienza di censurarli.

vedeva i suoi occhi che non la guardavano, raccontava di una ragazza che lo desiderava. ma lui non corrispondeva. sentiva il ghiaccio dentro al suo cuore.

perchè era vicino ora. paradossalmente si era avvicinato perchè era riuscito veramente a prendere le distanze. la distanza emotiva. che permette di amare, avvicinarsi poi allontanarsi. senza sentire il desiderio opprimente e costante di un nuovo contatto, un nuovo riavvicinamento.

Mi tocchi con le tue parole. Mi prendi i fianchi e mi avvicini. Ridi. Vicino alla mia pelle. È lì che sento il tuo respiro. il profumo, forse è il vino, il fumo, si mischiano queste sensazioni. Perché un’odore e una carezza, una flebile nota vocale quando mi sei così vicino sembrano tutt’uno. come il vento caldo d’agosto che soffia sul mare. Increspa l’acqua, e la schiuma bianca contrasta l’azzurro profondo.

Ti stringerei le mani, ti accarezzerei la pelle. Vorrei sentire il profumo dei tuoi capelli. Vorrei essere quella schiuma bianca, impercettibile, che si poggia delicata sul mare salato.

ma le tue onde mi gettano a riva. E non rimane più niente.

capita. il passare delle ore. si mangia, si parla, una doccia bollente.

ma quella sensazione nel cuore non se ne va.

ti opprime. questa angoscia. senso di solitudine, gelosia.

vorrei essere un piccolo granello di polvere trasportato dal vento, sentire la leggerezza del vuoto, l'incapacità del controllo, l'irresponsabilità che ti fa fluttuare nell'aria senza pensieri. e non provi gioia. e non provi dolore. il silenzio è sollievo dell'anima.

Prendo il computer, leggo le mail. È arrivata l’ora. Devo studiare. Prendo il libro in mano e sottolineo.

Leggo ogni parola, conto le lettere della seconda frase. Terzo paragrafo. Tabella 2B.

Fisso il foglio, l’immagine rappresentata diventa sempre più sfuocata…

…desiderare con ogni forza l'amore che ti porta via, che ti sconnette dal mondo perchè ti trascina nel sentimento. sentire la debolezza dell'essere umano.

sapere che la nostra debolezza più grande è la dipendenza. cercare di eliminarla, estirparla come se fosse erbaccia in un giardino fiorito. ma non riuscirci.

ho bisogno dell'amore, del pensiero ossessivo, dell'emozione del contatto, di abbandonarmi senza controllo. e tu sei solo l'oggetto di questi bisogni.

non c'è poesia, non c'è amore.

sei solo la mia debolezza.