giovedì 29 ottobre 2009

is this life?

che ridere!
a pensarci mi viene proprio da ridere.
siamo tutti soli e ci aggrappiamo disperatamente agli altri.
ma sempre con un pò di distanza.
cerchiamo sempre qualcuno che ci stia vicino, qualcuno che ci ami, e se non lo troviamo siamo capaci di ammalarci fino alla morte.
che paradossalmente è l'espressione più alta di solitudine.

semplicemente nulla.


vorrei scrivere due parole anche per te.
che mi ignori.
ma so di non essere indifferente nella tua mente. so che per quanto tu sia uomo, mi pensi. pensi e ti chiedi il perchè. almeno una volta te lo sei chiesto. e la risposta era troppo semplice.
è quasi fastidiosa.
siamo abituati in certi campi a pensare che sia tutto complicato.
ma questa volta non è così. tutto semplice. non c'è nulla di romantico.
che rabbia!
solo carne. istinto
e basta.
almeno voglio pensarla così.

si si.. proprio gardner..

..nella sfera delle vicende umane raramente le conseguenze possono essere attribuite ad un'unico evento ma solitamente sono determinate da molteplici cause. inoltre raramente è possibile dimostrare che un'analisi particolare è quella corretta. in generale quello che occorre fare è indicare tra le alternative possibili, tenedo conto degli elementi di prova accessibili, lo schema interpretativo migliore... Gardner

ti sento

ciao.
ti saluto.
ti saluto perchè non so più dove sei, chi sei. che stai facendo ora? piangi? ridi? o forse fai l'amore con la tua ragazza? che posso fare io ora se non salutarti?

lei che ha preso il mio posto così velocemente. ho cercato di immaginarla molte volte.
ma è bene così. perchè di certo non ti chiedo il permesso quando mi infilo nel letto di un'altro uomo, quando qualcuno mi sfiora e mi fa sussultare, quando cristo santo ti penso.
si cazzo.

ti penso. e come ho scritto poco tempo fa
"quando ti svegli alla mattina, quando sei ancora in dormiveglia, c'è quel momento in cui non riesci ad aprire gli occhi ma la tua mente è già bella sveglia.. e allora il flusso dei pensieri non lo puoi controllare.. è proprio lì che ti sento."

si che ti sento. dentro al cuore, nell'anima, in ogni mio respiro, in ogni piccolo rumore della stanza. ogni volta che vivo, che sorrido, che guardo il muro. sempre.
ma ogni giorno sempre meno.

egoismo cosmico

gli uomini sono egoisti. per natura. non c'è da scandalizzarsi.. è questione di sopravvivenza. puro e semplice spirito di sopravvivenza. io devo vivere.. spero anche tu abbia questa possibilità, ma a me in fin dei conti me ne frega poco.
e fin qua tutto ok.
ma ogni tanto sarebbe bene indirizzare questi nostri istinti egoistici, incanalarli verso qualcosa di più alto, di più nobile e di meno sfacciatamente evoluzionistico.. l'altruismo.
pensare magari che l'importante è che io possa vivere, ma che anche tu, in fin dei conti dovresti avere la stessa possibilità. potrebbe dispiacermi se tu morissi e quindi quasi quasi potrei aiutarti. perchè alla vita ho diritto io, ma in fin dei conti anche tu.

...a 166 studenti di scuole superiori presentarono un questionario che chiedeva di indagare il livello di accordo o disaccordo nei confronti di una serie di affermazioni che descrivevano gli effetti della partecipazione in scambi ed interazioni sociali con persone disabili... l'analisi fattoriale condotta ha permesso di individuare sette categorie di vantaggi percepiti dagli studenti (dal contatto in classe con disabili):
1-maggiore responsivita......
4-tolleranza verso gli altri (sono più tollerante per quanto riguarda i sentimenti e le credenze delle altre persone)
5-sviluppo di valori personali (sono fermamente convinto che non si dovrebbero prendere in giro le altre persone perchè sono diverse)
6-apprezzamento delle diversità (ora capisco come le persone di razza/credo diverso siano un vantaggio per la società)
7-cambiamento dello status personale (sono considerato più ok dagli altri della scuola)