lunedì 29 marzo 2010

Sunny Sunday morning



ci sono quelle giornata di sole, la primavera è in arrivo, la luce entra prepotente dalla finestra , arrogantemente ti impone di essere felice. non puoi non essere felice con il caldo tieporino primaverile che accarezza i boccioli, gli uccellini che cantano spensierati e le grida dei bambini che giocano nel parco di fianco casa.
eppure è proprio in queste giornate che la sento, quella sensazione latente, maledetta, i ricordi che non scivolano davanti agli occhi, no, si impongono. e non vedo il mondo, a fuoco ci sono solo loro.
ma arriverà il mio momento.
sto lavorando per realizzare i miei sogni e lentamente ci sto arrivando.
riderò poi di voi, che mi avete abbandonato, che vi siete accontentati della prima felicità che vi passava davanti al naso, di voi che certe sofferenze non le avete sentite nemmeno per nome.
rifuggite dal dolore, ma a volte il dolore è maestro.
ti accompagna, ti prende per mano quando stai per cadere e ti strattona verso il basso. non ti guarda in faccia. non sa chi sei, come ti chiami, cosa sei nella vita. e quando hai toccato il fondo probabilmente ti aiuta a scavare.
ma è proprio quando hai la pala in mano che ti risvegli e decidi di smettere di soffrire. e vaffanculo a tutti.
e allora il dolore lentamente ti tende la mano e ti aiuta a risalire. e quando raggiungi di nuovo la superficie sei una persona nuova, più matura, in grado di affrontare la vita e più tollerante nei confronti del dolore stesso.
non lo scacci più cercando sollievo nelle felicità che ti costruisci velocemente. lo accogli quando arriva perchè sai che fa parte della vita, del divenire lento dei nostri giorni.

riguardo la luce che entra dalla finestra. e ora sorrido...

...E piano piano realizzò i Suoi sogni. con La Forza di chi risale dall'inferno in silenzio.

mercoledì 17 marzo 2010

Nella moltitudine

Sono quella che sono.
Un caso inconcepibile
come ogni caso.

In fondo avrei potuto avere
altri antenati,
e così avrei preso il volo
da un altro nido,
così da sotto un altro tronco
sarei strisciata fuori in squame.

Nel guardaroba della natura
c'è un mucchio di costumi:
ragno, gabbiano, topo di campagna.
Ognuno va subito a pennello
ed è portato docilmente
finché si consuma.

Anch'io non ho scelto,
ma non mi lamento.
Potevo essere qualcuno
molto meno a parte.
Qualcuno d'un formicaio, banco, sciame ronzante,
una scheggia di paesaggio sbattuta dal vento.

Qualcuno molto meno fortunato,
allevato per farne una pelliccia,
per il pranzo della festa,
qualcosa che nuota sotto un vetrino.

Un albero conficcato nella terra,
a cui si avvicina un incendio.

Un filo d'erba calpestato
dal corso di incomprensibili eventi.

Uno nato sotto una cattiva stella,
buona per altri.

E se nella gente destassi spavento,
o solo avversione,
o solo pietà?

Se al mondo fossi venuta
nella tribù sbagliata
e avessi tutte le strade precluse?

La sorte, finora,
mi è stata benigna.

Poteva non essermi dato
il ricordo dei momenti lieti.

Poteva essermi tolta
l'inclinazione a confrontare.

Potevo essere me stessa - ma senza stupore,

e ciò vorrebbe dire
qualcuno di totalmente diverso.

Szymborska

lunedì 15 marzo 2010



Qualcosa Che Non C’è

Tutto questo tempo a chiedermi
Cos'è che non mi lascia in pace
Tutti questi anni a chiedermi
Se vado veramente bene
Così
Come sono
Così

Così un giorno
Ho scritto sul quaderno
Io farò sognare il mondo con la musica
Non molto tempo
Dopo quando mi bastava
Fare un salto per
Raggiungere la felicità
E la verità è che

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare il sole sorgere

Questo è sempre stato un modo
Per fermare il tempo
E la velocità
I passi svelti della gente
La disattenzione
Le parole dette
Senza umiltà
Senza cuore così
Solo per far rumore

Ho aspettato a lungo
Qualcosa che non c'è
Invece di guardare
Il sole sorgere

E miracolosamente non
Ho smesso di sognare
E miracolosamente
Non riesco a non sperare
E se c'è un segreto
E' fare tutto come
Se vedessi solo il sole

Un segreto è fare tutto
Come se
Fare tutto
Come se
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole
Vedessi solo il sole

E non
Qualcosa che non c'è

Il mio nemico


IL MIO NEMICO

Finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l'abbaglio di chi da dietro spera
che tu ci provi ancora
perché poi gira e rigira gli serve solo una scusa
la fregatura è che è sempre un altro che paga
e c'è qualcuno che indaga per estirpare la piaga
però chissà come mai qualsiasi cosa accada
nel palazzo lontano nessuno fa una piega
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
serve una testa che cada e poi chissenefrega
la prima testa di cazzo trovata per strada
se vuoi tirare tira
ma non sbagliare mira
probabilmente il bersaglio che vedi
è solo l'abbaglio di chi da dietro giura
che ha la coscienza pura
ma sotto quella vernice ci sono squallide mura
la dittatura c'è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua
la dittatura c'è ma non si sa dove sta
non si vede da qua, non si vede da qua

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa

e se non hai morale
e se non hai passione
se nessun dubbio ti assale
perché la sola ragione che ti interessa avere
è una ragione sociale
soprattutto se hai qualche dannata guerra da fare
non farla nel mio nome
non farla nel mio nome
che non hai mai domandato la mia autorizzazione
se ti difenderai non farlo nel mio nome
che non hai mai domandato la mia opinione
finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)
finché sei in tempo tira
e non sbagliare mira
(sparagli Piero, sparagli ora)

il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha divisa
ama le armi ma non le usa
nella fondina tiene le carte visa
e quando uccide non chiede scusa
il mio nemico non ha nome
non ha nemmeno religione
e il potere non lo logora
il potere non lo logora
il mio nemico mi somiglia
è come me
lui ama la famiglia
e per questo piglia più di ciò che da
e non sbaglierà
ma se sbaglia un altro pagherà
e il potere non lo logora
il potere non lo logora

venerdì 5 marzo 2010

Arte

...leggendo certi libri hai come l'impressione ti vogliano raccontare il mondo intero. che siano ricchi di verità enormi e non capisci come possano essere rinchiuse dentro un'insieme di lettere stampate su un foglio bianco. e ad ogni pagina mi sento più ricca, ad ogni pagina sento la pesantezza delle verità che non so spiegare, perché liberatesi dalle parole entrano dentro me e nn possono più essere intrappolate dall'abilità tipicamente umana di rendere l'effimero immortale.