mercoledì 20 gennaio 2010

Io credo

tanto per cambiare stavo riflettendo su alcuni fatti.. e devo dire che facebook è sempre un buon contenitore di cazzate che fanno riflettere..

Seguivo la affannosa lotta di una ragazza che avrà all'incirca la mia età (22 o 23 anni) per tenere aperta una discoteca (il contatto a bologna). cioè non ho ben capito cosa abbia fatto o detto, ma leggevo quello che scriveva su facebook.
e mi chiedevo..
ma questa nella vita non ha niente di meglio da fare che passare il tempo a pensare a discoteche, annessi e connessi? no perchè poi scriveva del cocoricò, del peperequè, di questa discoteca, di quel locale etc etc..
allora, ci sta che tu sia una pr e che passi parte del tuo tempo libero a organizzare il divertimento di altra gente, ma possibile che questo debba essere il tuo unico pensiero?
non ho mai letto niente di altro che queste cose, non solo sulla sua bacheca ma anche su quella di altre persone.
e la cosa mi preoccupa.
ripeto: ci sta che uno come secondo lavoro faccia il pr e che quindi possa pensare in parte a queste cose, ma non accetto con serenità il fatto che questi siano gli UNICI loro pensieri.
e lo dico perchè ho conosciuto altri pr e ho avuto la stessa impressione.

ah, dimenticavo un punto.
l'altro interesse che mostrano è quello per il pisello o la pisella.
cioè, se non passano il loro tempo a pensare in quale locale organizzare il tavolo dove ubriacarsi e mostrare la nuova borsetta di louis vuitton, pensano a un qualche pisello che gli è passato tra le gambe. ecco qua il massimo della profondità.
magari a uno di quei ragazzotti lampadati, palestrati, griffati che si aggirano sculettando dentro a quei locali o dentro le boutique di modena e provincia (spendendo magari il 90% del loro stipendio da operai per un paio di pantaloni FASHION e super stilosissimi-griffatissimi).

che voglio dire, già un uomo che passa il suo tempo a farsi lampade, spalmarsi cremine anti-age, ristruttura sebo, anti-impurità, a fare shopping, a me personalmente mi metterebbe ansia e tristezza. sarà che il mio beauty case è mezzo vuoto e l'unica crema che ho me l'ha comprata mia madre perchè mi si pelava la faccia dato che andavo in bicicletta in dicembre (sai com'è.. noi poveri studenti universitari fuori sede abbiamo quello come unico mezzo di trasporto!).
mi sentirei defraudata del mio ruolo femminile a dover dividere le creme e gli abbonamenti per le lampade (che tra l'altro non ho!) con il mio uomo (e dopo questa descrizione lo possiamo continuare a chiamare così???)

che sia chiaro. con questo non voglio dire che non mi curo e che anche io non abbia frequentato discoteche e locali chic. però penso ci sia un limite di tempo, soldi ed energie da dedicare a tutto ciò che è superficiale. e superato quello direi che è bene dedicarsi a qualcosa di più produttivo, oltre che l'essere belli belli in modo assurdo (vedere zoolander) :D

riprendendo il discorso che facevo all'inizio, mi preoccupa vedere la quantità assurda di gente che invece sembra vivere nel mondo incantato dei puffi, tra scintillanti discoteche, costosissimi champagne, negozi di alta moda, sniffate di cocaina e, aggiungiamo anche loro, programmi televisivi spazzatura.

si perchè il target medio di quei programmi quale volete che sia??????
anche quello del calcio ovviamente.
io mi sento OFFESA dalle trasmissioni tv che passano oggi giorno.
pensate che io sia così decelebrata da sorbirmi tutti vostri grande fratello, e la talpa, e il formichiere e amici, nemici, centovetrine, uomini e donne (ma dico io stiamo scherzandooooooooooooooooo??? uomini e donne quelli?? io li definirei piselli e patate a cui sono state concesse gambe braccia e una calotta cranica per tenere divise le orecchie)?

la risposta è NO.
io mi RIFIUTO di guardarle.
nemmeno per ridere.
perchè io posso anche riderci su, ma se penso che il 90% delle persone che li guarda non ha il benchè minimo senso critico mi vengono i brividi.

e quali sono i messaggi che passano?
facciamo qualsiasi cosa, scimmiottiamo, attacchiamoci ad una liana e facciamo tarzan, grattiamoci i peli delle palle, solo che faccia audience e ci spediscano sul grande schermo.
quello è l'importante.
essere ricchi, belli e famosi.
ecco qua i valori che passano da quella da quella scatola ultrapiatta appesa al muro.
per non parlare poi dei cartoni animati.
T-E-R-R-I-F-I-C-A-N-T-I.
sopratutto quelle per le femmine. se penso che mia figlia li guarderà mi vengono i brividi.
e walt disney si rigira nella tomba.

ragazzi.
vi chiedo un favore.
accendete il cervello ogni tanto.
passate il tempo dentro alle discoteche, per mostrare quanti soldi avete, per mostrare un bel corpo.
ragazze ma vi rendete conto che voi state là dentro solo perchè madre natura è stata generosa??
siete solo delle piccole bamboline intercambiabili utili al guadagno di un qualche magnate?
e sulla vostra bellezza quanti ci guadagnano?? ne avete idea?
ma la cosa più sconvolgente è che siete solo OGGETTI, siete considerate alla stregua di suppellettili esteticamente piacevoli, come ho già detto INTERCAMBIABILI, come foste suole delle scarpe profumate.
quando vi siete consumate e non fate più profumo, venite gettate via e... sotto un'altra.

ragazze!
le persone che vi stanno intorno vi devono accettare anche se siete basse, con qualche kg in più, con le occhiaie e i peli sulle gambe e sotto le ascelle magari, perché non avete fatto in tempo a depilarvi, o semplicemente perchè avevate di meglio da fare e non ne avevate voglia.

con questo non istigo le donne ad andare in giro con 7 metri di peli e la faccia di un camionista uscito da un incontro di wrestling, ma solo a dare il giusto peso alla superficie.
delle cose, del mondo.
date il giusto peso a chi vi parla solo se siete belle, o truccate o griffate.
non state al loro gioco.
non siate schiave di questo sistema. superficiale. dedito ai soldi. alla fama. a ciò che è bello. ciò che sta fuori. e mai a ciò che è dentro, nel profondo.

pensate che un paio di tette nuove, 10 cm in più, una macchina rombante e supercostosa, una casa con piscina vi renda veramente felici?
non mi sembra.
molte persone ricche sono estremamente infelici.

c'è qualcosa al di sotto di tutto questo sfarzo, di tutti questi messaggi da cui veniamo bombardati ogni giorno.
io nel mio piccolo l'ho trovato.

per me è aiutare gli altri. vedere un sorriso comparire nella faccia di qualcuno che mi è vicino, sapere che grazie alle mie parole è stato meglio, sapere che è felice.
sapere che in piccola parte sto contribuendo a migliorare qualche piccola parte di questo mondo.
che a volte mi sembra faccia così schifo.

e invece che stare a lamentarmi ho deciso di fare qualcosa.
nel mio piccolo ovviamente.

scegliere psicologia dello sviluppo perché credo che tutti i bambini abbiano diritto ad una infanzia felice. tutti i bambini hanno diritto ad un'infanzia spensierata, tranquilla e piena di amore. come è stata la mia. perché la psicologia insegna che questa è la base per uno sviluppo successivo armonioso.

scegliere di fare volontariato (appena riesco a iniziare cavolo!!!) perchè vorrei contribuire al bene. a regalare l'amore alle persone che mi circondano.

scegliere di accettare chi è diverso da me, chi ha sbagliato, chi ha commesso un reato e cercare di mettermi nei loro panni, di essere empatica. avere una consapevolezza: chi fa del male spesso porta un grande dolore dentro di se.
ognuno deve pagare per le proprie azioni, ma ognuno ha diritto, in primis, al perdono.

scegliere di mettere sotto i piedi l'orgoglio e chiedere scusa quando ho sbagliato, scegliere di interessarmi veramente agli altri ogni tanto invece che essere sempre terribilmente egocentrata.

scegliere di smettere, o comunque limitare, di criticare gli altri. anche se in questo post l'ho fatto. e di brutto. e nella vita lo faccio. ma ci provo almeno a limitarmi.

e che sia chiaro. io non mi sento nè un genio, nè un fenomeno, nè una santa. c'è gente molto più brava, generosa, intelligente di me. che ha fatto cose più degne di nota del mio digitare tante letterine sulla tastiera.

scegliere ragazzi.
perché la scelta implica la consapevolezza delle opzioni che si hanno davanti.
e la consapevolezza implica togliersi quelle fette immense di prosciutto che si hanno davanti agli occhi e vedere il mondo per quello che è veramente (veramente? oggettivo? esiste l'oggettivo o è tutto soggettivo? mah, questa è una discussione lunghissima che quì non voglio fare). senza farsi traviare dalla visione di qualcuno che ci vuol far vedere solo quello che a lui è più comodo.

ragazzi sveglia.
provate a dare un senso vero alla vostra vita.
qualcosa per cui vale la pena essere vissuta.

proviamo a migliorare questo mondo,
proviamo ad avere dei sogni.
per non sentirci dire da qualche sessantottino che noi giovani non abbiamo più valori.
che non crediamo più in niente.
per dare un senso alla nostra vita.
per dare un mondo migliore ai nostri figli, ai nostri nipoti.

io ci credo nei miei sogni,
IO CREDO.
e voi?


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