Stavo pensando
A quanto è difficile frenare degli istinti, delle pulsioni così forti,
Anche se guardandoci dentro veramente sappiamo che sono dannosi
E sono talmente forti da riuscire a ingannare la nostra mente,
per qualche ora possiamo addirittura pensare che non poi così nocivi
che forse non ci porteranno a conseguenze così negative.
Se ci penso mi sento così animale.
Ci hanno insegnato che l’amore è un’entità quasi magica,
nasce e ci travolge senza che noi possiamo controllarla
ci trascina, ci solleva e ci entra nell’anima e da lì fatica ad andarsene.
È una grande forza che ci porta immensa felicità.
E se a volte questa forza non fosse poi così incontrollabile?
E se tale passione non portasse poi a tutta questa gioia?
O meglio.. potrebbe portare gioia nell’immediato
e successivamente il peso delle sue conseguenze.
È un rischio.
Questo bisogno di amare che scatta dentro di noi
Questo impeto pericoloso
Siamo sicuri di volerci lasciar prendere?
Se facessimo un calcolo costi-benefici?
Qualcosa di puramente economico.. ci starebbe..
Ci sta ogni tanto sbattere un po’ di cognizione in mezzo al marasma dei sentimenti.
Quale sarebbe il risultato?
E soprattutto..
Dopo aver fatto tutti i calcoli
E aver compreso la dannosità delle azioni conseguenti
Saremo in grado di debellare i nostri istinti?
Ma perché questi istinti perdurano?
Da dove arriva questo bisogno?
Questa forte sensazione?
Perché ci vuole attanagliare anche se è dannosa?
Perché i nostri istinti non sono intelligenti?
Ci piace fare ciò che è sbagliato
Ciò che è proibito,
quanto ci gusta..
che brivido lungo la schiena che si sente
una scarica elettrica lungo il corpo
e ti senti viva
cuore a mille, le mani sudate, il sorriso che spunta leggero all’angolo delle labbra..
sentirsi preda
della passione
del non-senso
di chi non dovremmo desiderare.
annullare tutti i pensieri per 10 minuti ed agire
essere solo un corpo che si scioglie
si avvinghia e sente il calore di un altro.
Sentire quel piacere così intenso
E perdere le inibizioni.
Non avere il controllo, non pensare.
Essere una preda degli istinti.
Scindere il corpo dalla mente
E lasciare che la voce della mente sia sempre più soffusa
Soffocata dalle sensazioni che crescono dal contatto
Mentre il nostro corpo si muove lento
E il respiro diventa affannoso
La testa si inclina leggermente all’indietro, gli occhi socchiusi
una sensazione che ci pervade
Come l’impeto del fiume in piena
distrugge la diga
e l’acqua
con la sua potenza bagna il letto del fiume
arido, prosciugato.
Ci piace.
Forse perché siamo sempre così concentrati
A controllarci,
a fare ciò che è giusto
a contare le parole, a sentirci in colpa per quelle dette in più
quelle dette in meno.
A contare i soldi nel portafoglio
Controllare di aver chiuso la finestra,
Di aver ripetuto anche l’ultimo capitolo del libro.
Nessun commento:
Posta un commento